Gli ultimi JediSPOILER ALERT!
Sono stato riluttante sul fatto di pubblicare o meno questa recensione, ma alla fine ho deciso che è mio dovere farlo.
Voglio precisare: questa recensione sarà breve. Non c’è molto da dire su The Last Jedi. Si riassume in alcune righe che ritengo però di particolare importanza per comprendere appieno quel che provo.
E va subito fatta una premessa. Una premessa di cui, a volte, un po’ mi vergogno. Ma è doveroso dirlo. Perché, come per molti di voi, Star Wars è una parte irrinunciabile della mia personalità.
La premessa è questa: per me il secondo film più bello della saga è Episodio III – La Vendetta dei Sith.
Lascio passare le pietre che mi sono volate addosso e ora spiego. Ovviamente, L’Impero Colpisce Ancora resterà sempre ineguagliabile, ma prima di Una Nuova Speranza e Il Ritorno dello Jedi, io piazzo lì proprio la conclusione della trilogia prequel. Vuoi perché Anakin Skywalker è il vero protagonista della saga, vuoi perché i toni cupi e l’idea sotto il film compensano di gran lunga i dialoghi scritti dal cugino di Antonio Razzi e la peggior recitazione della mia dea Natalie Portman. Vuoi perché dite quel che volete, Hayden Christensen non sarà Leonardo Dicaprio, ma è stato il miglior Anakin possibile. L’Anakin che ci siamo meritati.
Ebbene, se vi stavate domandando il perché della premessa, immagino ora pensiate: “Vuoi vedere che mette al numero due Gli Ultimi Jedi?”
Beh. No.
Gli Ultimi Jedi va al sesto posto, prima de L’Attacco dei Cloni e Il Risveglio della Forza, ma dietro a La Minaccia Fantasma.
Questo film è pessimo.
Ci ho messo molto a capirlo, che è pessimo. Non volevo accettarlo. Non volevo davvero, perché rivolevo Luke, rivolevo Snoke, rivolevo Leia per salutarla come si deve. Rivolevo Poe, che dei nuovi personaggi onestamente sembrava quello più interessante.
E invece.
E invece ci troviamo di fronte un pastone di azione sgangherata, priva di senso e di drammaticità, con tempi a dir poco imbecilli, battute non solo scontate ma soporifere.
Ci si concentra su Rey, e ci sta. è la protagonista, la nuova Jedi, l’eroina al femminile di cui i nostri tempi così politically correct avevano tanto bisogno; Ma poi?
Di fianco a Finn mettiamo Rose, una ragazzina che vorrebbe essere una Jyn Erso ma sembra più Skyler White. Prendiamo uno figo come Poe, che in testa mia era “il nuovo Han Solo” (ahahahah!) e lo rendiamo un brontolone ribellino di quarta categoria. Rendiamo martire il personaggio interpretato da Laura Dern, che ha uno spessore che a confronto Jar Jar Binks è davvero il signore dei Sith.
Devo continuare?
Sì, devo! Perché il crossover Leia-Mary Poppins è un oltraggio maggiore di sedere al consiglio dei Jedi senza il titolo di Maestro, e perché Luke Skywalker non si arrende! E perché non puoi strapagare Benicio del Toro per fargli fare una parte senza capo né coda, nemmeno fare tanto marketing su uno stormtrooper d’argento con dentro Brienne la Bella per poi trasformarlo nel personaggio più inutile dai tempi di Walt di Lost.
E ancora! Non puoi! Dico, NON PUOI tirare su tutto questo hype sul cattivone Snoke – ci hai messo Andy Serkis, perdio, Andy Serkis! e poi farmelo morire nel modo più ridicolo mai visto dai tempi di Boba Fett.
E non puoi, non puoi mettere Bill Weasley al comando del Primo Ordine e pretendere che non ripensi a Ron che dice
Miseriaccia!
Ma soprattutto! Kylo Ren è uno dei cattivi più ridicoli della storia del cinema. è uno stereotipo trito e ritrito, quello del figlio rifiutato, dell’allievo incompreso che si ribella, del discepolo che uccide il maestro. Ed è tragicomicamente ridicolo, sembra più Dick Dastardly quando non riesce a prendere il piccione. Scandalosamente commerciale poi, la classifica che lo annovera al numero 7 nella top ten dei più grandi cattivi del cinema di tutti i tempi. Ahahah! Sul serio? Davanti anche a Palpatine? Era meglio il Dottor Male!
Vi giuro, cerco di essere oggettivo, ma più ci penso e più mi incazzo. Unica vera idea brillante è quella del duello tra Luke e Kylo, che porta ad una trama che non riesco ad accettare ma perlomeno è una trovata brillante. Anche se non ho ancora capito bene che senso abbia buttare lì su Anch-To i due soli di Tatooine. Spero di accorgermi, quando lo rivedrò, che è in realtà una visione, e che Luke “torna a casa” al momento della sua dipartita.
E soprattutto: ora che torna JJ al timone, senza Carrie Fisher e con Luke morto (diverrà fantasma di Forza o no?): che si fa?
Ora dico la mia: dopo aver visto quella minchiata che è stata Star Trek: Beyond senza il JJ, direi che l’uomo porta un po’ sfiga ai suoi successori. Spero davvero che Abrams riesca a correggere la rotta. Rian Johnson ha buttato nel cesso una grossa opportunità di fare un gran film. E io sono condannato, da fan, a guardare pure quello nelle prossime maratone di Star Wars. Povero me! Spero non deluda anche Solo: a Star Wars Story, altrimenti, davvero, tutto è perduto.
Non farò una pagellina troppo dettagliata di questo film. Mi dispiace per gli attori e per il dio John Williams, ma non merita nulla. Nulla di nulla.
PS: Detto questo… è Star Wars. Quindi l’ho comunque amato. 😉