Un’ombra nascosta
Il piano era quello di vedere Collateral Beauty. Di Allied, vi dirò, non mi fregava una cippa. E vabbe’, l’ho detto. E invece arrivo al cinema all’ultimo, di sabato sera, spettacolo delle 20. Ci saraaaaanno biglietti, sì, come no?
E pazienza. Optiamo per Allied mentre continuo a pensare che è un film dalla trama imbecille, mieloso e scontato. Mi consolo perché è dello Zemeckis: Ritorno al Futuro e Forrest Gump mi ridanno speranza, Polar Express – sebbene non l’abbia visto – mi fa un po’ paura. Mi consolo anche perché Brad Pitt è un grande attore e “gli ho insegnato io a essere bello”: l’ho detto alla mia signora ma lei non mi crede. Ma almeno è figo, e la mia signora è contenta. Anche la mia amica, signora del mio amico, è contenta. E mi consolo anche perché la Cotillard, Auuuuuuu la Cotillard, direbbe il lupo. Infatti perfino la mia amica, tra un pianto e l’altro – donne! – a un certo punto si gira e mi fa: “Che tette!”
E invece mi trovo davanti un film avvincente, ben costruito, recitato alla grande. Pochi tempi morti e tutti in qualche modo utili alla costruzione dei personaggi e dell’epilogo. Il divertimento non manca nonostante le claudicanti battute amorose. Ma che volete? Nessuno può rivaleggiare con Han e Leia, quindi a volte le battute romanticucce suonano un po’ Ed e Bella, ahinoi.
Eppure, dalla partenza sereno-tempestoso in quel di Casablanca (capitale mondiale delle spie, e se non sapete di che parlo non siete nessuno); passando per un bel po’ d’azione, di intrighi e di burocrati politicanti schifoidi in divisa; fino all’epilogo un po’ scontato e un po’ no, Allied è un film che in fondo serve a far passare bene il weekend. Non cambierà le vostre vite e non ci sono battute o frasi ad effetto che entreranno nella storia o che diverranno citazioni nei profili di quarantenni separate. Ma in un anno così magro di vere e proprie soddisfazioni, piuttosto che un’ombra nascosta come recita il solito, malaugurato sottotitolo in italiano (Mi chiedo sempre chi sono i geni che li pensano), è un bel lumino in mostra, una lucetta fioca in fondo a quel tunnel chiamato 2016 in cui abbiamo visto tanti sequel di merda, tanti reboot e remake trash come se piovesse… Un po’ di sano cinema creativo, per quanto poco, per quanto mieloso, ci sta.
Insomma, Allied è la prima focaccina dell’anno e lascia ben sperare per questo 2017 ricco di aspettative. Speriamo non sia deludente come lo scorso anno.